"Una vita dettata dalla passione e circondata dalla bellezza, quasi un personaggio rinascimentale", ecco Omar Pedrini, nella prefazione di Manuel Agnelli al volume " Cane sciolto ", ( Chinaski Edizioni ) presentato il 7 agosto a Toceno e giunto con successo alla terza ristampa. Il celebre musicista bresciano, che ha fatto letteralmente la storia della musica rock italiana con i "Timoria" , ha tenuto nella piazza del borgo vigezzino un reading, accompagnato dalla fedele chitarra e dallo scrittore Federico Scarioni, curatore della biografia. Parole, suoni ma anche pittura ( poco prima negli spazi sotterranei della sala parrocchiale, che si affaccia sulla piazza, il vernissage della mostra " Alp Underground " di Gabriele Cantadore) per una serata all'insegna della contaminazione artistica. Lo scenario alpino della Valle dei Pittori ha ricordato ad Omar Pedrini il primo album in studio dei "Timoria", " Colori che esplodono " ( 1990) e quindi musica e pittura in un intreccio evocativo. L'artista, che da quindici anni insegna contaminazione tra le arti alla Cattolica di Milano, non ha nascosto la sua predilezione per la contaminazione, alla base anche della sua carriera artistica, in un afflato continuo di suoni e immagini nuove, mai banali, mai scontate. E così la magica serata tocenese, per certi aspetti, poteva richiamare alla memoria il "Brescia Music Art", un festival multi-culturale, diretto da Omar per cinque edizioni. Tanti i fan della rockstar tra il pubblico presente all'evento, nato grazie alla sinergia di un gruppo di amici, la Pro Loco di Toceno, l'architetto Alberto Clementi, il pittore Gabriele Cantadore e Bruno Testori, fondatore del Gruppo Amici dell' Arte di Toceno. In dialogo con lo scrittore milanese Scarioni (per due anni sulle sue tracce, per portarne a termine la biografia), Omar Pedrini ha emozionato gli intervenuti, ripercorrendo la sua carriera artistica, tra una lettura da parte del biografo di alcuni passi scelti dal libro e alcuni pezzi cult suonati live e dei quali è autore, come " Sangue impazzito " o " Sole spento" . Omar ha poi ricordato la figura del giornalista Luigi Veronelli, gli incontri con il paroliere Mogol, con il leader degli "Afterhours " Manuel Agnelli e altri protagonisti della scena culturale italiana. Tra le sue collaborazioni si annoverano anche personaggi del calibro di Lawrence Ferlinghetti, Mauro Corona, Alejandro Jodorowsky e Noel Gallagher. Una carriera artistica che ha preso il via con i "Timoria " ( è tra i fondatori della band di cui è stato chitarrista e poi voce solista, dopo l'addio di Francesco Renga, seguito dallo scioglimento del gruppo nel 2003), in seguito Pedrini ha deciso di proseguire la carriera solista con una sua band, con la quale a dicembre 2019 ha concluso con successo il tour " Timoria - Viaggio senza vento". E poi dopo il lockdown, vissuto con particolare apprensione (per via della cardiopatia, e delle operazioni al cuore subìte ) , uno sguardo rivolto al futuro, ai tanti progetti in cantiere : "Da settembre ricomincerò a cantare e suonare con la mia band, poi uscirà intorno alla fine di settembre o ai primi di ottobre il live del concerto al Fabrique di " Timoria - Viaggio Senza Vento " e quindi entrerò di nuovo in studio, per registrare il mio nuovo disco solista che vedrà la luce a gennaio, anticipato da un singolo a novembre " racconta ad "Hashtag Magazine" , lo zio rock. E poi chissà, un nuovo libro, forse un "Cane sciolto 2" potrebbe vedere la luce, visto il successo della pubblicazione e la complessità del personaggio, tante vite in una sola, raccontate da lui stesso anche nel libro " Angelo Ribelle" ( La Nave di Teseo ) uscito nel 2018. Perché Omar è un artista trasversale, chitarrista, cantante , docente di master all' Università di Milano, poeta, showman, conduttore TV, innamorato della pittura, della cucina gourmet e appassionato degustatore di vini d'eccellenza. E dopotutto, dopo una vita di eccessi, alcune fermate forzate, eccolo " il guerriero è vivo ed è tornato /con lo sguardo fiero e gli occhi lucidi /è tornato urlando al vento / il suo canto per la gente / oltre la paura oltre la solitudine " ( da " Il Guerriero" - Timoria, testo di Omar Pedrini ) . Perché lui è un resiliente, un messaggero, al pari di altri grandi musicisti rock, trae energia dal suo pubblico in uno scambio continuo di emozioni, in un viaggio sonoro catartico. Che la sua forza risieda nel potere taumaturgico del rock?
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