Nel cuore della 78ª edizione del Locarno Film Festival, il prestigioso Boccalino d’Oro ha celebrato il suo 25° anniversario, confermandosi come uno dei riconoscimenti più autentici e sentiti della kermesse svizzera. Nato come premio della critica indipendente, il Boccalino d’Oro è diventato negli anni un simbolo di connessione tra il festival e la comunità locale, premiando non solo il talento cinematografico ma anche l’impegno artistico e umano dietro le opere presentate. L’edizione 2025 ha visto una selezione variegata e internazionale di premiati:
- Miglior film: Tales of the Wounded Land di Abbas Fahdel (Libano), un ritratto intenso e poetico del suo paese, premiato nonostante l’assenza del regista.
- Premio Speciale della Giuria: Dry Leaf di Alexandre Koberidze (Georgia), che ha anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria dei giovani.
- Miglior regia: Le Lac di Fabrice Aragno (Svizzera), accompagnato da Bernard Stamm, leggendario marinaio svizzero.
- Miglior attrice: Katia Pascariu per Sorella di Clausura di Ivana Mladenović.
- Miglior fotografia: Tóc, giấy và nước... (Hair, Paper, Water...) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý.
- Miglior montaggio: Joseph Krings per Rosemead di Eric Lin.
- Contributo all’arte cinematografica: As Estações di Maureen Fazendeiro.
- Premio speciale alla carriera: Daniele Jorg, per il suo straordinario contributo al festival nel corso degli anni.
La cerimonia si è svolta nel cortile del Rivelino Ldv, tra tavoli condivisi da registi, attori e tecnici, accompagnati dalle delizie della Pasticceria Marnin. A consegnare i premi, il Consigliere di Stato Norman Gobbi e il Sindaco di Locarno Nicola Pini, con l’apertura affidata al direttore artistico Giona A. Nazzaro e a Padre Abramo. Il Boccalino d’Oro continua a distinguersi per la sua capacità di valorizzare il cinema come strumento di dialogo e comunità. In un festival che celebra la diversità e la sperimentazione, questo premio rappresenta il volto più umano e partecipativo del Locarno Film Festival.