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sabato 15 agosto 2020

Gabriele Cantadore - Pittura e Creatività

 

Testo, video e foto di Elisa Pozzoli Testore

C'era una volta la grande tradizione della pittura vigezzina, con Rastellini, Ciolina, Peretti, Cavalli, Fornara...nel solco di quella tradizione mai sopita, si inserisce oggi, di diritto, un talentuoso artista artigiano dal cuore rock che utilizza strumenti del lavoro quotidiano e oggetti ritrovati nelle baite in disuso: Gabriele Cantadore



Una ricerca estetica, la sua, che affonda le radici nella cultura arcaica della sua terra, la Valle dei Pittori. 43 anni, tocenese, già affermato nel Nord Italia e in Spagna con conferimenti di premi e riconoscimenti di rilievo, le sue opere si possono ammirare fino al 23 agosto nella mostra personale " Alp Underground", allestita nelle sale della Casa Parrocchiale di Toceno. 



 Ricorda una grotta di Altamira, nelle parole dello storico dell'arte Giuseppe Possa, lo spazio che accoglie quarantaquattro lavori del poliedrico artista. Venerdì 7 agosto, la sala polifunzionale di Toceno ha ospitato la presentazione della mostra, organizzata dal Gruppo Amici dell'Arte di Toceno, dalla Pro Loco e dal Comune di Toceno. Sul palco, si sono avvicendati negli interventi, il primo cittadino del borgo vigezzino, Tiziano Ferraris, Bruno Testori, fondatore del Gruppo Amici dell'Arte di Toceno, l'architetto Alberto Clementi, il critico Giuseppe Possa e un emozionato Gabriele Cantadore. Tra il pubblico in sala anche l'amico, il rocker Omar Pedrini e lo scrittore milanese Federico Scarioni, giunti in Valle per un reading.

" Quest'anno si è deciso di omaggiare un nostro componente del Gruppo Amici dell'Arte di Toceno, che si è distinto fuori dai nostri confini. Cantadore ha trovato una sua via, una collocazione che lo rende unico nel suo genere e le sue opere hanno un filo conduttore che le unisce, in questa rappresentazione degli animali, dei paesaggi o figure attinte da immagini rupestri. Siamo di fronte ad un artista che ha dato una parola nuova alla pittura vigezzina senza rinnegare il passato" racconta Bruno Testori. Nel suo intervento, Alberto Clementi non ha mancato di sottolineare la continuità tra la tradizione della pittura vigezzina e l'arte dell'amico Gabriele Cantadore, un contemporaneo che usa il riciclo ed altre tecniche attuali e trasfigura gli alpeggi, vissuti in gioventù, con toni a tratti cupi e inquieti. Abbagliato dai grandi del passato, Ciolina, Cavalli, Peretti , Fornara , dagli artisti formatisi alla Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini a Santa Maria Maggiore, Cantadore si è innamorato, sin da bambino, della pittura, e grazie alla manualità delle sue professioni artigiane ha acquisito una particolare tecnica artistica che gli consente di eseguire creazioni tanto complesse, su supporti quali lamiere, ripiani di legno, cartongesso, plexiglass, pietra. Mescolando colori acrilici, plastica bruciata, catrame, sabbia e utilizzando tavole su cui incolla cellofan, carta catramata, plastica, nascono così sagome arcane, quasi primordiali, segni misteriosi. Il pennello viene sostituito da strumenti insoliti che l'artista di Toceno impiega al ritmo di musica rock: coltelli, accette, spatole, motosega, cazzuole. Molti dei lavori esposti a Toceno, sono nati nel suo studio fucina dalle ampie vetrate e dal sottotetto a vista, durante il lockdown per il Covid 19: composizioni dai colori talvolta ombrosi, cupi e talvolta caldi, evocativi di una cultura alpina, sedimentata nella memoria collettiva locale e che rischia di scomparire. "La mia è una poetica fuori dagli schemi di quello che è la pittura vigezzina perché, pur confrontandosi con tematiche del luogo perché principalmente fatte di animali, di alberi che possono rappresentare quello che è la pittura vigezzina, però è fatto in un modo molto contemporaneo con materiali di uso comune " racconta l'artista di Toceno. La mostra " Alp Underground" è visitabile tutti i giorni fino al 23 agosto nella Casa Parrocchiale di Toceno, in piazza della Chiesa, nei seguenti orari : dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Chiuso il 15 agosto. Martedì 18 agosto alle ore 21 presso la sala polifunzionale di Toceno si terrà, alla presenza dell'artista, la proiezione del documentario di Matteo Ninni, presentato al "Working Title Film Festival di Vicenza " intitolato " Di acqua, di fuoco e quello che resta" e si esibirà l'ensemble " Murmur Mori". Il film con protagonista lo stesso Cantadore, descrive il percorso in fieri di un'opera, i momenti di crisi, i guizzi creativi, nel consueto scenario che circonda l'artista: la natura a tratti impervia degli alpeggi montani e la sua fucina laboratorio, l'ambiente creativo dove dal caos nascono le sue opere d'arte. Al centro del salone, un vecchio sofà accoglie il pittore inquieto in meditazione. In un frame del video, appare nudo, disteso sul pavimento in un'immagine che descrive con forza i tormenti e l'energia creativa di un artista del quale sentiremo molto parlare.


lunedì 14 ottobre 2019

"Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna".




       foto, testo e interviste di Elisa Pozzoli Testore


Con l'inaugurazione della mostra "Andrea Testore. Maestro, politico, innovatore. Salviamo la montagna guardando al futuro" si è celebrato ieri a Toceno il decennale del "Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna". 

Presso la casa parrocchiale del grazioso borgo vigezzino, attraverso documenti storici originali e pannelli, si ripercorrono la vita e le opere del tocenese Andrea Testore (1855-1941). Benefattore della Valle Vigezzo, promotore instancabile della Ferrovia Vigezzina, che ancora oggi è struttura fondamentale anche per il turismo internazionale dei paesi valligiani, il Testore fondó la Società Operaia Valle Vigezzo, la Società Pro Montibus et Fluminibus e fu deputato provinciale a Novara negli anni della Grande Guerra. La mostra che sarà aperta nei fine settimana fino al 9 novembre, é stata presentata dal sindaco di Toceno, Tiziano Ferraris, dallo scrittore Gim Bonzani e dalla bisnipote del celebrato, l' avv. Patrizia Testore.

Nel pomeriggio presso la sala polifunzionale di Toceno si é tenuta la cerimonia di premiazione del "Premio Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna" nato per iniziativa dello scrittore Benito Mazzi e poi esteso alla Svizzera.

La giuria del concorso dedicato ad Andrea Testore e al celebre scrittore valmaggese Plinio Martini, presieduta da Alessandro Martini ( ex docente di letteratura italiana all'università di Friburgo, figlio dell'autore ticinese ) ha decretato Adele Ariola di Domodossola come vincitrice della sezione narrativa, che quest'anno ha riscosso un ottimo successo di partecipazione. Il secondo classificato è Moreno Bianchi, del Canton Grigioni insieme al ticinese Nadir Signori. Terza é l'ossolana Maria Pia Pallotta.

Come vincitrice dei componimenti poetici è stata premiata Rita Vecchi di Druogno, seguita da Fabiola Dattrino di Bellinzona, davanti alla verbanese Maria Cristina Pasquali, Lorenzo Spurio di Jesi e all'altro vigezzino Giacomo Ielmoli. Per la sezione del giornalismo si è distinta la proposta legata al turismo montano di Marco Travaglini, ( ex consigliere della regione Piemonte) , mentre Rita Boini, giornalista dell'Umbria, si è classificata al secondo posto con uno studio su Facebook come opportunità per una rinascita della montagna. Terzo Giampiero Vergano di Re. Infine per le ricerche sull'emigrazione, primi classificati ex aequo, il verbanese Carlo Bava e Sergio Di Benedetto, di Vedano Olona. Seconda classificata la vigezzina Lorella Giorgis e terza Sonia Galli di Lugano.

É stato premiato con una targa speciale Giorgio Cheda, professore all'Università di Friburgo, giurato del Premio, per il suo impegno nelle ricerche sull'emigrazione ticinese. Una targa è stata assegnata anche a Benito Mazzi, ideatore e propugnatore del Premio, il quale non ha potuto essere presente per motivi di salute. Infine la targa offerta dalla SOMS Valle Vigezzo alla vigezzina Adriana Ramoni per il racconto "Mario" . Soddisfazione da parte degli organizzatori per la partecipazione anche di giovani liceali con opere di pregio. Il pomeriggio è stato allietato dalle letture a cura di Roberto Bassa e Cinzia Barbieri e dai canti del gruppo "Amici della Montagna". La targa "Amico della Montagna 2019" é stata assegnata quest'anno al Comune di Villette.

Inoltre ha portato i saluti della Fondazione  Val Bavona, Rachele Martini, nipote dello scrittore.

A Cavergno, il prossimo 9 novembre si chiuderà la rassegna con la premiazione della sezione Montagna Giovani: per il quarantennale della morte di Plinio Martini, nella sua Val Bavona sono in programma eventi culturali per ricordarne la figura.














Interview with Floriane Andersen - Locarno 78

  Interview  © Michele Gavazza 2025 , images courtesy of Floriane Andersen French producer and actor Floriane Andersen is set to make a nota...