Foto © Roberto Pellegrini 2025
Testo e intervista: © Michele Gavazza 2025
Con Zvanì - Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli, Giuseppe Piccioni sceglie di raccontare non tanto il poeta celebrato nei manuali scolastici, quanto l’uomo fragile e inquieto che si cela dietro i versi. Il titolo stesso, “Zvanì”, richiama l’appellativo dialettale con cui Pascoli era conosciuto in famiglia, sottolineando la dimensione domestica e affettiva che permea l’intera opera.
Il film si concentra sulla giovinezza di Pascoli, segnata da lutti, precarietà e un forte legame con le sorelle Mariù e Ida. Attraverso una narrazione che intreccia silenzi, sguardi e atmosfere sospese, Piccioni restituisce la complessità di un uomo che trovava nella poesia un rifugio e una forma di resistenza interiore
Il protagonista è Federico Cesari, che interpreta Giovanni Pascoli con sensibilità e misura, mentre Benedetta Porcaroli veste i panni di Mariù, la sorella che rimase accanto al poeta per tutta la vita. Accanto a loro, Liliana Bottone (Ida Pascoli) e Fausto Paravidino nel ruolo di Gabriele D’Annunzio, figura che incrocia il destino del poeta.
La sceneggiatura porta la firma di Sandro Petraglia, con la collaborazione di Lorenzo Bagnatori ed Eleonora Bordi, mentre la produzione è sostenuta da MeMo Films e Rai Fiction, con il contributo dell’Emilia-Romagna Film Commission.
Il film ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia 2025, nelle Giornate degli Autori, prima di approdare a Bellinzona per l’edizione di Castellinaria – Festival internazionale del cinema giovane. La scelta di presentarlo in un contesto dedicato ai giovani appare significativa: Pascoli stesso, con la sua poetica del “fanciullino”, incarna un’idea di purezza e di sguardo infantile sul mondo.
Piccioni evita l’agiografia e la biografia scolastica, preferendo un cinema di relazione che mette al centro i rapporti familiari, le inquietudini e la ricerca di senso. La fotografia di Michele D’Attanasio e le musiche di Michele Braga contribuiscono a creare un’atmosfera sospesa, dove la memoria e l’intimità diventano protagoniste
Zvanì non è solo un film biografico, ma un viaggio emotivo dentro la fragilità e la forza di Giovanni Pascoli. Presentato a Castellinaria 2025, conferma la capacità di Giuseppe Piccioni di trasformare la vita di un poeta in un racconto universale, capace di parlare di famiglia, perdita e resilienza.


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