domenica 6 settembre 2020

Rosa Peixoto - A Febre

foto e testo di Michele Gavazza


O filme brasileiro, “A Febre”, de Maya Da-Rin venceu o festival de cinema de Lima, no Peru. Este prémio, o mais recente de uma longa linha de prémios internacionais, já certificou o valor deste trabalho antes, estreado no festival de Locarno em 2019. Na ocasião entrevistámos a protagonista, a atriz Rosa Peixoto. Eis o que nos disse:

HM: .Em que altura da tu vida decidiste que quieres ser actriz?

RP: Em 2009 tive meu primeiro contato com a cinema, em um curta metragem “Uayna lágrima de veneno”, nesse trabalho fui para fazer figuração, porque toda família iria participar, no momento da gravação a atriz principal desistiu do papel e no meio da confusão o diretor acabou me escolhendo por acaso. Então a partir daí gostei e continuei. Apesar de toda a família ser artista, desde dos avós. Queria seguir outra profissão. Mais a vida sempre me envolvia aos trabalhos artístico, como teatro cinema música. E hoje em dia apenas aceito meu destino e vou continuando, a família forma por um grupo artístico " ARTES DYROÁ BAYÁ'. Envolve todas as artes.

HM: "A Febre" foi um grande sucesso internacional, tens outros filmes planejados?

(Covid permitir).

RP: Sim desejo continuar, tinha uns trabalhos já em vista. Um estava começando a gravação quando a pandemia chegou aqui no Brasil. Mais tenho trabalhos futuros depois que essa pandemia passar e espero que passe logo.

HM: Poder escolher, mesmo sonhar, com que realizadores gostaria de trabalhar?

RP: Todos os trabalhos que envolvem arte são bem vindos. Mas principalmente cinema. Gosto muito de atuar. Gostaria de continuar, porque através da arte tenho voz para falar sobre nós povos indígenas.


Testo in italiano:

Il film brasiliano, La Febbre, di Maya Da-Rin ha vinto il festival del cinema di Lima in Perù. Questo premio, ultimo di una lunga serie di premi internazionali, ha certificato il valore di questa opera prima, presentata in anteprima all'edizione del Locarno festival del 2019. Con l'occasione abbiamo intervistato la protagonista femminile, l'attrice Rosa Peixoto. Ecco cosa ci ha raccontato:

HM: In quale momento della tua vita hai deciso di voler fare l'attrice?

RP: Nel 2009 ho avuto il mio primo contatto con il cinema, in un cortometraggio "Uayna lacrima di veleno", in questo lavoro sono andata per fare la comparsa, perché tutta la famiglia avrebbe partecipato, al momento di registrare l'attrice principale ha rinunciato al ruolo e in mezzo alla confusione il regista ha finito per scegliermi per caso. Così da lì mi è piaciuto e ho continuato. La mia è una famiglia di artisti a partire dai miei nonni. Io volevo intraprendere un'altra professione. Però la vita mi ha sempre coinvolto in opere artistiche, musica, teatro, cinema. Perciò ho accettato il mio destino e sto continuando, la mia famiglia fa parte di un gruppo artistico "ARTES DYROA BAYA” che coinvolge tutte le arti.

HM: Il film “La febbre” è stato un grande successo internazionale, hai altri film in programma? (Covid permettendo).

RP: Sì, voglio continuare, avevo un po' di lavoro in mente. Un film stavamo iniziando a girarlo quando la pandemia è arrivata qui in Brasile. Ma ho molto lavoro in programma dopo che questa pandemia sarà passata e spero che passi presto.

HM: Potendo scegliere, anche sognando, con quali registi vorresti lavorare?

RP: Nessun regista in particolare, tutte le opere che coinvolgono l'arte sono benvenute. Mi piace molto recitare. Vorrei continuare, perché attraverso l'arte ho una voce per parlare di noi popoli indigeni.



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