venerdì 19 giugno 2020

Madaski - Musicista e Produttore

foto Tony Stringer

intervista di: Michele Gavazza

Abbiamo intervistato Madaski, al secolo Francesco Caudullo, musicista e produttore musicale piemontese. Noto sopratutto come fondatore degli Africa United, ha pubblicato anche diversi dischi come solista. Durante una pausa del lavoro in studio, Madaski ha risposto alle nostre domande, ecco cosa ci ha raccontato:

HM: Qual'è il primo disco che hai comprato?
Madaski: The Song Remains the Same dei Led Zeppelin, un doppio album dal vivo, in vinile.

HM: Quando hai pensato: “Ok, farò il musicista?”
Madaski: Direi da subito, nel senso ho cominciato a studiare pianoforte a 7 anni, a 17 mi sono diplomato al conservatorio, a 18 anni ho cominciato a insegnare musica alle medie, poi dai 19 in poi suonavo in diverse bands e lavoravo in studio di registrazione come produttore. A 26 anni mi sono reso conto che potevo lasciare l'insegnamento e fare musica come professione principale.

HM: Della tua carriera ti chiedo di raccontarci due episodi: la collaborazione, come pianista, all'album Tre Volte Lacrime dei Diaframma e la direzione d'orchestra per i Dr. Livingstone a San Remo.
Madaski: per quanto riguarda i Diaframma, frequentavo la I.R.A. Records di Firenze, etichetta indipendente che produceva molte band tra cui i Litfiba e appunto di Diaframma, ho conosciuto Federico Fiumani che mi ha chiesto di suonare il pianoforte in alcuni pezzi di Tre Volte Lacrime, poi più recentemente ho collaborato con loro anche in Siberia, sia nel cantato che per il remix. Per quanto riguarda Sanremo coi Dr Livingstone: dagli anni 90 oltre che il mususicista facevo il produttore musicale, lavoravo per diverse major di allora tra cui la CGD, la loro casa discografica, che aveva affidato la produzione dei Dr Livingstone a me e a Roberto Vernetti. Al momento di presentare il brano “Al Centro del Mondo” a Sanremo la scelta del direttore d'orchestra è stata automatica, visto che ne avevo le competenze. L'esperienza è stata interessante e positiva tanto che mi sono riproposto come direttore per un ensamble di archi durante un tour degli Africa United nel 2003.

HM: Con chi ti piacerebbe, o anche ti sarebbe piaciuto collaborare?
Madaski: Nell'ambito della pura fantasia direi Peter Gabriel che ho sempre ammirato e Trent Reznor dei Nine Inch Nails, mi piace la sua musica oscura e ricercata.

HM: Parlaci un po' dei nuovi progetti in lavorazione
Madaski: I progetti a cui sto lavorando in parallevo sono due, il nuovo disco degli Africa United, uscirà l'anno prossimo, sarà il disco del quarantennale della band 1981-2021; al momento siamo a buon punto, abbiamo registrato tutti gli strumenti e a breve cominceremo a lavorare ai testi e alle voci. Invece per quanto riguarda il mio nuovo disco solista, il quinto della mia carriera, sarà un disco pianistico quasi del tutto strumentale, che si avvicina alla musica contemporanea.


 foto Alex Caroppi

 foto Steve Panariti

foto Emiliano Picciolo

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