sabato 16 novembre 2019

"Montagna giovane 2019. Scrivere sulle orme di Plinio Martini"


Testo, Foto e Video di Elisa Pozzoli Testore

Cavergno, paese natale dello scrittore  svizzero Plinio Martini, ha ospitato ieri, sabato 9 novembre,  la premiazione della Sezione speciale del concorso letterario internazionale "Salviamo la Montagna" destinato agli studenti delle  scuole di Vallemaggia, Losone e Valle Vigezzo.
"Montagna giovane 2019. Scrivere sulle orme di Plinio Martini"  era il titolo della sezione  del concorso letterario,  la cui prima parte  si è svolta in Italia, a Toceno, il mese scorso. La manifestazione  ispirata alla figura del cantore della Valle Bavona, a quaranta anni dalla sua scomparsa, era organizzata dalla Fondazione Valle Bavona, dal Museo di Valmaggia, Cevio e dall' Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera Italiana.
Durante la mattina si è tenuta la  visita ai grotti di Cevio Vecchio, l'antico  borgo ai piedi del versante destro della valle, dove sorge il Museo etnografico di Valmaggia. Qui i  ragazzi e i loro accompagnatori hanno partecipato ad alcune attività lungo il sentiero dei grotti e presso il Museo. Nel pomeriggio  la sala multiuso di Cavergno ha ospitato la cerimonia di premiazione  con letture di brani tratti dai testi segnalati,  accompagnati dalle note del gruppo  " I Musicanti di Crema". Tra i giurati  sia svizzeri sia italiani si ricordano il professor Giancarlo Verzaroli, il prof. Carlo Termignone ed Elena Pellanda. La nipote di Plinio Martini, Rachele Gadea Martini ha ricordato la figura dello zio: " per la Valle Bavona è stato maestro di paese, un uomo che si è impegnato parecchio per la vita pubblica,  si è battuto per la nostra terra e per le nostre acque". 
Anche per Pierluigi Martini, sindaco di Cevio e presidente della Fondazione Valle Bavona, Plinio Martini è stato uno scrittore di fama internazionale che ha esportato una zona periferica verso l'esterno. " Come Fondazione Valle Bavona organizziamo dei gruppi di lavoro che intervengono su piccoli progetti in Valle Bavona, collaboriamo  anche con  le scuole. La Valle Bavona  non vuole  la corrente elettrica,  lavoriamo col gas e con i pannelli solari: è voluto da noi" ha detto il sindaco. In tempi di spopolamento montano,  la Valle Bavona si distingue per un ritorno alla vita semplice  di una volta,   nel solco delle tradizioni e delle parole del Cantore di questa verde valle.







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