foto e intervista di Michele Gavazza
Maurizio Lastrico a Santa Maria Maggiore, per Sentieri e Pensieri 2021. L'attore e autore genovese ha presentato al numeroso pubblico pezzi classici e qualche inedito divertendo e divertendosi.
Ecco cosa ha raccontato ad Hashtag Magazine:
HM: Quando ti sei accorto di avere i tempi comici?
ML: Dall'asilo credo, mi ha stupito l'effetto delle mie parole sui miei compagni già dall'asilo, mi è sembrato un mistero sul quale indagare la mia capacità di divertire gli altri.
HM: Ti trovi più a tuo agio in ruoli drammatici o in ruoli comici?
ML: In realtà mi piacciono molto entrambe le cose, se sono ruoli scritti bene, belle situazioni, concrete, si recitano volentieri. Io preferisco scrivere ruoli comici e invece essere scritturato per ruoli drammatici. Però prossimamente andrò a recitare in Boris, che è una serie TV comica, però scritta da autori di alto livello, perciò sono molto curioso e non vedo l'ora di cominciare a girare.
HM: Quindi è più facile recitare su copioni propri o su quelli di altri autori?
ML: dipende da qual è l'obiettivo, nello scrivere è più difficile la parte creativa, c'è il vantaggio che si può riscrivere ed è più facile arrivare ad un risultato soddisfacente, nei copioni scritti da altri, se sono profondi, se indagano nell'animo umano, allora sono molto interessanti da recitare. In generale è difficile essere educati, avere concretezza sia nello scrivere che nel recitare
HM: Hai esordito nel 1998 con la sceneggiatura del cortometraggio: "Molto piacere, sono io" hai pensato a continuare a scrivere, o sono solo idee legate e teatro o cinema?
ML: Un libro l'ho scritto, per Mondadori: "Nel mezzo del casin di nostra vita" mi sono divertito un sacco, è stato un bell'esercizio di stile, per quanto riguarda il continuare a scrivere, sono molto esigente sulla qualità del mio lavoro e la mia creatività è convogliata nei pezzi per gli spettacoli e per il teatro, però non escludo in futuro di fare anche altro.
HM: Quanto ti è mancato il contatto con il pubblico durante la pandemia?
ML: Ovviamente tantissimo, ne ho approfittato per aggiustare il tiro sulle proposte che portavo in teatro. Ricominciare è molto bello, stanno arrivando un sacco di date, cresce un senso di normalità del teatro, anche se con tutte le regole proprio normale non è, un po' di disagio c'è, però il contatto con il pubblico, anche se un po' più distanziato è tornato ed era la cosa che più mi mancava.
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