lunedì 14 ottobre 2019

"Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna".




       foto, testo e interviste di Elisa Pozzoli Testore


Con l'inaugurazione della mostra "Andrea Testore. Maestro, politico, innovatore. Salviamo la montagna guardando al futuro" si è celebrato ieri a Toceno il decennale del "Premio Letterario Internazionale Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna". 

Presso la casa parrocchiale del grazioso borgo vigezzino, attraverso documenti storici originali e pannelli, si ripercorrono la vita e le opere del tocenese Andrea Testore (1855-1941). Benefattore della Valle Vigezzo, promotore instancabile della Ferrovia Vigezzina, che ancora oggi è struttura fondamentale anche per il turismo internazionale dei paesi valligiani, il Testore fondó la Società Operaia Valle Vigezzo, la Società Pro Montibus et Fluminibus e fu deputato provinciale a Novara negli anni della Grande Guerra. La mostra che sarà aperta nei fine settimana fino al 9 novembre, é stata presentata dal sindaco di Toceno, Tiziano Ferraris, dallo scrittore Gim Bonzani e dalla bisnipote del celebrato, l' avv. Patrizia Testore.

Nel pomeriggio presso la sala polifunzionale di Toceno si é tenuta la cerimonia di premiazione del "Premio Andrea Testore Plinio Martini Salviamo la Montagna" nato per iniziativa dello scrittore Benito Mazzi e poi esteso alla Svizzera.

La giuria del concorso dedicato ad Andrea Testore e al celebre scrittore valmaggese Plinio Martini, presieduta da Alessandro Martini ( ex docente di letteratura italiana all'università di Friburgo, figlio dell'autore ticinese ) ha decretato Adele Ariola di Domodossola come vincitrice della sezione narrativa, che quest'anno ha riscosso un ottimo successo di partecipazione. Il secondo classificato è Moreno Bianchi, del Canton Grigioni insieme al ticinese Nadir Signori. Terza é l'ossolana Maria Pia Pallotta.

Come vincitrice dei componimenti poetici è stata premiata Rita Vecchi di Druogno, seguita da Fabiola Dattrino di Bellinzona, davanti alla verbanese Maria Cristina Pasquali, Lorenzo Spurio di Jesi e all'altro vigezzino Giacomo Ielmoli. Per la sezione del giornalismo si è distinta la proposta legata al turismo montano di Marco Travaglini, ( ex consigliere della regione Piemonte) , mentre Rita Boini, giornalista dell'Umbria, si è classificata al secondo posto con uno studio su Facebook come opportunità per una rinascita della montagna. Terzo Giampiero Vergano di Re. Infine per le ricerche sull'emigrazione, primi classificati ex aequo, il verbanese Carlo Bava e Sergio Di Benedetto, di Vedano Olona. Seconda classificata la vigezzina Lorella Giorgis e terza Sonia Galli di Lugano.

É stato premiato con una targa speciale Giorgio Cheda, professore all'Università di Friburgo, giurato del Premio, per il suo impegno nelle ricerche sull'emigrazione ticinese. Una targa è stata assegnata anche a Benito Mazzi, ideatore e propugnatore del Premio, il quale non ha potuto essere presente per motivi di salute. Infine la targa offerta dalla SOMS Valle Vigezzo alla vigezzina Adriana Ramoni per il racconto "Mario" . Soddisfazione da parte degli organizzatori per la partecipazione anche di giovani liceali con opere di pregio. Il pomeriggio è stato allietato dalle letture a cura di Roberto Bassa e Cinzia Barbieri e dai canti del gruppo "Amici della Montagna". La targa "Amico della Montagna 2019" é stata assegnata quest'anno al Comune di Villette.

Inoltre ha portato i saluti della Fondazione  Val Bavona, Rachele Martini, nipote dello scrittore.

A Cavergno, il prossimo 9 novembre si chiuderà la rassegna con la premiazione della sezione Montagna Giovani: per il quarantennale della morte di Plinio Martini, nella sua Val Bavona sono in programma eventi culturali per ricordarne la figura.














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