mercoledì 20 agosto 2025

Cinema, Emozioni e Stelle sotto il cielo Ticinese - Locarno78

 

foto e articolo: © Christian Righinetti 2025


La 78ª edizione del Locarno Film Festival si è conclusa lasciando ancora una volta un segno profondo nel panorama internazionale. Dal 6 al 16 agosto, la città sul Lago Maggiore è diventata la casa del cinema d’autore, capace di intrecciare la scoperta di nuovi talenti con la celebrazione di icone mondiali. L’apertura con In the Land of Arto di Tamara Stepanyan, un viaggio intenso tra memoria e identità, ha dato subito il tono di un’edizione all’insegna della sensibilità e della ricerca artistica. La chiusura con Kiss of the Spider Woman di Bill Condon ha invece regalato un ultimo abbraccio di grande cinema al pubblico di Piazza Grande.

Il premio più ambito, il Pardo d’Oro, è andato al giapponese Two Seasons, Two Strangers di Sho Miyake, un film delicato e potente che ha conquistato la giuria per la sua capacità di raccontare l’intimità dei rapporti umani. «Non mi aspettavo una tale accoglienza», mi ha confidato Miyake con emozione subito dopo la premiazione. «Locarno ha una magia unica: ti senti parte di una comunità che vive e respira cinema in ogni angolo della città».

Tra le sorprese di questa edizione, anche White Snail di Elsa Kremser e Levin Peter, vincitore del Premio Speciale della Giuria. La loro opera, intensa e visionaria, ha saputo unire poesia visiva e dramma umano. «Per noi è stata una sfida enorme», hanno raccontato i due registi, «ma Locarno ci ha dimostrato che c’è un pubblico attento e pronto ad accogliere linguaggi diversi, anche coraggiosi».

Uno dei momenti più emozionanti del festival è stato l’omaggio a Lucy Liu, premiata con il Career Achievement Award. L’attrice americana ha presentato in Piazza Grande il film Rosemead, un dramma che l’ha vista impegnata in un ruolo intenso e personale. Sul palco ha ringraziato il pubblico con parole semplici ma sentite: «Essere qui a Locarno è un privilegio. Questa piazza, questa gente, la passione che si respira... tutto mi ricorda perché ho scelto il cinema: per condividere storie che toccano il cuore». Durante il nostro breve incontro, Lucy ha aggiunto sorridendo: «Non mi aspettavo una tale accoglienza in Svizzera, è un po’ come sentirsi a casa dall’altra parte del mondo».







Grande attesa anche per la presenza di Jackie Chan, accolto come una vera leggenda del cinema d’azione. In Piazza Grande, davanti a migliaia di spettatori, ha ricevuto una standing ovation che lo ha visibilmente commosso. «Ho girato film in ogni parte del mondo», mi ha confidato, «ma questa piazza, sotto le stelle, ha qualcosa di magico. Qui non contano solo i film, conta l’energia che arriva dal pubblico». Jackie ha poi scherzato sulla sua lunga carriera: «Non posso più saltare dai tetti come un tempo, ma vi prometto che continuerò a raccontare storie che facciano sorridere e emozionare».






Un altro momento memorabile è stato l’arrivo di Emma Thompson, che ha presentato una retrospettiva dedicata alle grandi protagoniste del cinema europeo. Con il suo inconfondibile humour britannico, ha conquistato il pubblico. «Locarno è un luogo che ti fa sentire libera», mi ha raccontato dopo la proiezione. «Qui si respira rispetto per il cinema e per chi lo fa. È raro trovare un festival che sappia unire calore umano e prestigio internazionale con tanta naturalezza». La sua presenza ha aggiunto profondità e raffinatezza a un’edizione già straordinaria.




Ma non solo cinema: quest’anno il festival ha regalato anche una sorpresa musicale di livello internazionale. Alla Rotonda, spazio di incontro e festa parallelo al programma ufficiale, il pubblico ha potuto assistere per la prima volta a Locarno al concerto della Premiata Forneria Marconi (PFM). Una performance che ha fatto vibrare il cuore della città, unendo generazioni diverse nel segno del rock progressivo italiano. L’energia della band ha trasformato la Rotonda in un palcoscenico di pura emozione, dimostrando come il festival sappia essere non solo cinema, ma anche cultura e musica a 360 gradi.




La cornice di Locarno, con la sua Piazza Grande trasformata in una sala a cielo aperto, ha confermato la magia unica di questo festival. Migliaia di spettatori si sono radunati ogni sera, dimostrando come la settima arte possa ancora essere un rito collettivo. Anche il regista americano Alexander Payne, premiato con il Pardo d’Onore alla carriera, ha voluto sottolineare questo aspetto: «Proiettare un film sotto le stelle, davanti a un pubblico così vasto, è una delle esperienze più autentiche che un cineasta possa vivere».

Accanto ai grandi nomi, non è mancato lo spazio per le nuove promesse. Le sezioni Cineasti del Presente e Pardi di Domani hanno presentato opere fresche, capaci di esplorare linguaggi originali. Il programma Locarno Residency ha inoltre selezionato tre giovani talenti, offrendo loro una preziosa mentorship che accompagnerà lo sviluppo delle loro future opere.


Questa edizione ha dimostrato che Locarno non è solo un festival, ma un crocevia di storie, incontri e passioni. Tra i vicoli e le piazze della città, tra un panino al volo, un caffè e una proiezione, registi e attori si sono mescolati al pubblico, confermando quella dimensione intima e al tempo stesso internazionale che rende Locarno unico.

E infine, un pensiero doveroso va a chi, con discrezione ma con instancabile dedizione, racconta il festival da dietro l’obiettivo: i fotografi del Red Carpet.

Sempre in corsa tra un arrivo e un saluto, sospesi tra il palco e realtà, sono loro a fissare nel tempo le emozioni di queste serate indimenticabili.


Grazie a questi fotografi, che non solo promuovono il Festival, ma anche la regione a costo zero, Locarno non vive solo nel ricordo di chi c’era, ma anche nelle immagini, raccontando il tempo che passa edizione dopo edizione.

domenica 17 agosto 2025

Boccalino d'Oro 2025 - Locarno 78


foto, video e testo: © Michele Gavazza 2025

Nel cuore della 78ª edizione del Locarno Film Festival, il prestigioso Boccalino d’Oro ha celebrato il suo 25° anniversario, confermandosi come uno dei riconoscimenti più autentici e sentiti della kermesse svizzera. Nato come premio della critica indipendente, il Boccalino d’Oro è diventato negli anni un simbolo di connessione tra il festival e la comunità locale, premiando non solo il talento cinematografico ma anche l’impegno artistico e umano dietro le opere presentate. L’edizione 2025 ha visto una selezione variegata e internazionale di premiati:

- Miglior film: Tales of the Wounded Land di Abbas Fahdel (Libano), un ritratto intenso e poetico del suo paese, premiato nonostante l’assenza del regista.

- Premio Speciale della Giuria: Dry Leaf di Alexandre Koberidze (Georgia), che ha anche ricevuto una menzione speciale dalla giuria dei giovani.

- Miglior regia: Le Lac di Fabrice Aragno (Svizzera), accompagnato da Bernard Stamm, leggendario marinaio svizzero.

- Miglior attrice: Katia Pascariu per Sorella di Clausura di Ivana Mladenović.

- Miglior fotografia: Tóc, giấy và nước... (Hair, Paper, Water...) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý.

- Miglior montaggio: Joseph Krings per Rosemead di Eric Lin.

- Contributo all’arte cinematografica: As Estações di Maureen Fazendeiro.

- Premio speciale alla carriera: Daniele Jorg, per il suo straordinario contributo al festival nel corso degli anni.




La cerimonia si è svolta nel cortile del Rivelino Ldv, tra tavoli condivisi da registi, attori e tecnici, accompagnati dalle delizie della Pasticceria Marnin. A consegnare i premi, il Consigliere di Stato Norman Gobbi e il Sindaco di Locarno Nicola Pini, con l’apertura affidata al direttore artistico Giona A. Nazzaro e a Padre Abramo. Il Boccalino d’Oro continua a distinguersi per la sua capacità di valorizzare il cinema come strumento di dialogo e comunità. In un festival che celebra la diversità e la sperimentazione, questo premio rappresenta il volto più umano e partecipativo del Locarno Film Festival.




giovedì 14 agosto 2025

Fabrice Aragno - Locarno 78


 Foto, video e intervista: © Michele Gavazza 2025


Fabrice Aragno è un regista e direttore della fotografia svizzero, noto soprattutto per la sua lunga collaborazione con Jean-Luc Godard, di cui ha curato la fotografia in opere come Adieu au langage e Le livre d’image. Nato nel cantone di Neuchâtel, Aragno ha sviluppato uno stile visivo audace e sperimentale, che fonde cinema, pittura e musica in un linguaggio sensoriale e poetico.

Presentato in concorso internazionale al Locarno Film Festival 2025, Le Lac è il primo lungometraggio di finzione di Aragno. Il film è un’esperienza visiva e sonora senza dialoghi, ambientata sul Lago Lemano, dove una coppia – interpretata dall’attrice francese Clothilde Courau e dal navigatore svizzero Bernard Stamm – partecipa a una regata di cinque giorni e notti senza assistenza.  Aragno rinuncia ai dialoghi per lasciare spazio alle immagini e ai suoni, trasformando la telecamera in un “pennello” che dipinge emozioni e tensioni. Il film è influenzato da pittori come Friedrich, Munch e Turner, e da scrittori come Duras e Flaubert. L’amore, il lutto, la fatica estrema e la natura diventano protagonisti in un viaggio sensoriale che esplora ciò che non si può dire a parole. La resa grafica richiama l’estetica godardiana, con immagini che si liquefanno in turbinìi cromatici e paesaggi che riflettono lo stato emotivo dei protagonisti.





il cast e la troupe di Le Lac




lunedì 11 agosto 2025

Doncho Donchev - Fundamental Interactions


Interview: © Beatrice Gavazza 2025
Photo and Video: © Michele Gavazza 2025

Experience the captivating mural-in-progress live from August 6–12, 2025, at Il Rivellino – Leonardo da Vinci Art Gallery, Switzerland.  Renowned artist Doncho Donchev brings his visionary work Fundamental Interactions to life in an immersive, week-long event celebrating creativity and cosmic connection.

 Doncho Donchev, born in 1974 in Gabrovo, Bulgaria, is a multifaceted artist known for his dynamic and expressive works that span painting, illustration, sculpture, and live performance. He studied at the National High School of Applied Arts in Tryavna and earned a Master’s degree in Painting from the University of Veliko Tarnovo, later specializing in animation at Nu Boyana Film Studios.

 Donchev’s art is characterized by its thematic depth and stylistic diversity. He often paints live in front of audiences, merging visual art with music and performance. His projects have explored scientific concepts—such as Particle Metamorphoses and Timeline of the Universe, both presented at CERN—as well as philosophical and mythological themes, notably in his Logos-Mythos series. 

He has exhibited widely across Europe, including in Zurich, Vienna, Milan, Istanbul, and Sofia. His satirical collection 21st Century, featuring world leaders as playing cards, drew significant public attention. Donchev also participated in EXPO Milano 2015 and EXPO Astana 2017, where his monumental piece Human Energy became part of the World EXPO Museum in Shanghai.

Since 2015, he has been active in Switzerland, particularly in Locarno, collaborating with curator Arminio Sciolli and contributing to cultural events at Rivellino. In 2019, he honored Leonardo da Vinci’s legacy by recreating *Salvator Mundi* in a live performance.








venerdì 4 luglio 2025

Andromeda Turre - Jazz Ascona 2025

 

photo, video and interview: © Michele Gavazza 2025

Andromeda Turre is an American jazz vocalist, composer, and multidisciplinary artist whose work bridges tradition and innovation. Born into a musical family—her father is trombonist Steve Turre and her mother is cellist Akua Dixon—she was immersed in jazz from an early age.

 She studied at The Boston Conservatory and Berklee College of Music, developing a distinctive voice that blends classical, theatrical, and contemporary influences. Her international career began with a two-year residency in Japan, where she released her debut album Introducing Andromeda Turre, and she has since performed in over 17 countries.

Beyond music, Turre has starred in off-Broadway productions and composed original works for theater, film, and video games. Her recent project From the Earth combines jazz with climate activism, earning her multiple awards including Best Jazz Artist and Best Social Awareness Song at the 2025 World Entertainment Awards.

 She’s also a longtime background vocalist for Saturday Night Live and has collaborated with legends like Ray Charles and Michael Bublé. Through her companies M31 Entertainment and Starbilt Records, Turre champions equity and opportunity for fellow artists.










giovedì 3 luglio 2025

Silvan Zingg - Jazz Ascona 2025

 

foto, video e intervista : © Michele Gavazza 2025

Silvan Zingg è un pianista svizzero nato il 19 marzo 1973 a Manno, nel Canton Ticino. Conosciuto come l’“Ambasciatore svizzero del Boogie Woogie”, ha iniziato a suonare il pianoforte da bambino, ispirato dalle registrazioni di grandi pianisti afroamericani.

 A soli 18 anni ha debuttato negli Stati Uniti al “Masters of Boogie Woogie Night” a Charleston, diventando il più giovane pianista e l’unico europeo a partecipare.   Ha suonato in oltre 40 paesi e collaborato con leggende come Chuck Berry e B.B. King, con cui ha condiviso il palco al Montreux Jazz Festival nel 2011.   Nel 2002 ha fondato l’**International Boogie Woogie Festival** a Lugano, che attira ogni anno artisti da tutto il mondo.   Oltre alla musica, dal 2021 si dedica anche alla pittura, creando opere originali nel suo atelier.

Il suo stile fonde boogie woogie, blues, jazz e swing, eseguiti con passione, leggerezza e virtuosismo. Un artista poliedrico che continua a portare la sua musica e il suo entusiasmo in ogni angolo del mondo.









mercoledì 14 maggio 2025

Andrea Vitali - La Fabbrica di Carta 2025



Video, foto e intervista: © Michele Gavazza 2025

 La 27esima edizione della Fabbrica di Carta si è chiusa nel segno della grande letteratura con la presentazione del nuovo romanzo di Andrea Vitali, La Profezia del Povero Erasmo. L’evento si è svolto presso il Centro Culturale "La Fabbrica" di Villadossola, attirando un pubblico numeroso e appassionato, desideroso di ascoltare direttamente dalla voce dell’autore i dettagli di questa nuova opera.Andrea Vitali, noto per la sua capacità di intrecciare storie coinvolgenti ambientate nel microcosmo di piccoli paesi lombardi, ha affascinato il pubblico con il racconto della genesi del suo ultimo libro. La Profezia del Povero Erasmo promette di essere un’altra perla della sua produzione letteraria, caratterizzata da uno stile ironico e pungente, arricchito da un profondo sguardo sulla società.











Cinema, Emozioni e Stelle sotto il cielo Ticinese - Locarno78

  foto e articolo: © Christian Righinetti 2025 La 78ª edizione del Locarno Film Festival si è conclusa lasciando ancora una volta un segno...